Coppo del Morto
© Bruno D’Amicis – www.silva.pictures
Come ogni settimana, il progetto multimediale “Il battito della foresta” ci porta alla scoperta delle faggete vetuste del PNALM e continuiamo con la presentazione dei cinque siti di foresta selezionati per il processo di candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Ora è il turno della foresta del “Coppo del Morto”, situata nel Comune di Pescasseroli. La luce del tardo autunno, quando le foglie hanno perso qualsiasi pigmento, ci rivela una faggeta di montagna, sviluppata su un pendio molto ripido. Anche in questa località sono stati individuati alberi che superano i cinquecento anni di età. Questi faggi sono scampati per lungo tempo alla scure dell’uomo poiché fino a pochissimi anni fa il Coppo del Morto era un po’ “terra di nessuno”, in quanto zona contesa tra i due Comuni di Scanno e Pescasseroli, e quindi non c’era un’amministrazione di riferimento che autorizzasse i tagli boschivi.
Every week the multimedia project “Forestbeat” takes us discovering the old-growth beech forests of the PNALM. Today we focus on one of the five forest sites chosen to become UNESCO World Heritage Site, the forest of “Coppo del Morto”, in the municipality of Pescasseroli. The late autumnal light, when all the leaves have turned brown, reveals a pure mountain forest, stretching on a very steep slope. Also in this
locality scientists have found trees which surpass the five centuries of age. Those beech trees have long survived the human exploitation because this forest was until very recently some sort of “no man’s land”: two municipalities were actually disputing for its ownership and thus nobody could release licenses for logging in it.
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